Emanuele Severino
Ἀνθρώπους μένει ἀποθανόντας ἅσσα οὐκ ἒλπονται οὐδἑ δοκέουσιν:
«Attendono gli uomini, quando sian morti, cose che essi non sperano né suppongono» (Eraclito, fr.27). Ma sono così attesi, perché già da vivi, e da sempre, sono ciò che non sperano e non suppongono di essere.
Severino, La Gloria, Adelphi 2001
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